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Muoversi bene

Presupposto fondativo della ricerca è quello della mobilità lenta (pedonale e ciclabile) come base di attivazione di dinamiche di cittadinanza, oltre che condizione di relazione tra gli ambiti urbani frammentari.

La rete del “Muoversi bene” è il sistema in continua evoluzione che può sostenere l’attivazione e la rigenerazione di spazi collettivi.

La mobilità lenta, sostenuta da una rete dedicata, ma non solo, è dunque intesa quale strumento di rigenerazione urbana e sociale.

Muoversi nella città genera occasioni di relazione. Farlo sulla base di esigenze personali può suggerire alternative di spostamento anche quando i punti di partenza e di arrivo sono i medesimi.

Muoversi bene non significa necessariamente scegliere il percorso più breve da A a B.

Non esiste un percorso migliore, sono molti i percorsi possibili, in base ai motivi, alle preferenze, alle capacità e al tipo di esigenze che motivano lo spostamento.

Le variabili che condizionano la mobilità sono molteplici; riguardano le condizioni del contesto e le preferenze individuali, oltre al motivo dello spostamento; al tempo a disposizione; alle condizioni ambientali e metereologiche; al momento della giornata o della stagione; al tipo di esperienza che si vuole vivere.

Queste condizioni, in un contesto di pianificazione leggera e a sostegno delle progettualità locali, hanno orientato la ricerca verso la proposta di alcuni parametri con i quali caratterizzare le qualità dei percorsi a supporto della mobilità attiva, in base alle esigenze di spostamento, al tempo disponibile, all’accessibilità ai luoghi a cui la rete dà accesso.

Un itinerario costruito da e per ogni utente

POLISOCIAL AWARD 2017
Politecnico di Milano per le periferie